Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato che l’Iran è pronto ad abbandonare le armi nucleari e il loro sviluppo, segnando una svolta significativa nella politica di Teheran.
Un cambio di rotta nella strategia iraniana
Durante un discorso televisivo, Araghchi ha affermato che le armi nucleari sono “inaccettabili”, sottolineando che il governo iraniano è impegnato nei colloqui con gli Stati Uniti per garantire la natura pacifica del programma nucleare.
L’annuncio arriva in un momento di forte tensione tra Iran e Israele, con Tel Aviv che ha recentemente colpito siti nucleari iraniani, provocando una dura reazione da parte di Teheran. L’Iran ha accusato Israele di aver oltrepassato una linea rossa, definendo l’attacco una violazione del diritto internazionale.
Le reazioni internazionali
L’annuncio ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre l’Unione Europea ha accolto positivamente la dichiarazione, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha chiesto verifiche concrete per garantire che l’Iran rispetti gli impegni presi.
Gli Stati Uniti e l’Iran stanno conducendo negoziati in Oman, cercando di raggiungere un accordo che impedisca a Teheran di acquisire armi nucleari in cambio della revoca delle sanzioni. Tuttavia, il punto critico resta l’arricchimento dell’uranio, con Washington che chiede all’Iran di rinunciare completamente a questa attività, mentre Teheran insiste sul suo diritto di proseguire.
Dubbi e pressioni diplomatiche
Nonostante l’annuncio, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha recentemente accusato l’Iran di non rispettare gli obblighi di non proliferazione nucleare, sollevando dubbi sulla reale volontà di Teheran di rinunciare alle armi atomiche.
Quali scenari per il futuro?
L’Iran ha ribadito che la sua posizione sul nucleare è difensiva, ma la comunità internazionale resta in attesa di passi concreti. Se l’annuncio sarà seguito da azioni tangibili, potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle relazioni tra Teheran e l’Occidente.
Luca Magini 