
L’F-35 è stato concepito per essere un caccia rivoluzionario e che assicuri la supremazia aerea assoluta alla USAF, in ogni teatro di combattimento.
Purtroppo però risulta forse inadatto per il ruolo a lui assegnatogli in quanto caccia multiruolo.
La ali sono tozze (riducendo sia la capacità di ascesa che la manovrabilità), la fusoliera è a bulbo (che lo rende poco aerodinamico); la velocità è bassa (1.6 Mach) e il motore si scalda facilmente (ciò è captabile da un sistema radar anche appena decente).
In poche parole, i 1.500 miliardi concessi dal Congresso per lo sviluppo e la produzione del programma F-35, potrebbero essere stati sprecati su un programma che non rispecchia le caratteristiche desiderate ormai più di 25 anni fa, creando un aereo che oltre a non essere adatto a combattimenti diretti non è neanche così invisibile come vorrebbero.
L’F-35 è troppo pesante e lento per avere successo come caccia intercettore.
La capacità attuale di rilevamento dei velivoli più moderni arriva fino a 92 chilometri, anche contro l’F-22, sono in grado di rilevare il lancio di missili aria-aria di media portata e gli aerei più visibili agli infrarossi, e ormai ogni mezzo è dotato di un radar.
Un altro problema sta nella forma complessiva del velivolo. In questo caso, a causa della tecnologia stealth, hanno dovuto fare un aereo molto bulboso, molto grande, per stivare all’interno gli armamenti, perché se le lasciati esterni alla fusoliera rifletterebbero le onde radar, segnalando più facilmente la posizione, ciò lo rendende grosso e goffo come un bombardiere, firmando la sua condanna a morte. L’aereo trasporta inoltre al massimo solo 2 bombe da 400+ kg e quattro da meno di 400kg, principalmente a guida laser/GPS. Nel ventre invece porta un massimo di quattro missili aria-aria (AAMs) di tipo “beyond visual range” (BVR).
L’USAF afferma che il radar avanzato dell’F-35 è in grado di rilevare per primo gli aerei nemici e abbatterli con uno dei quattro AAMs a lungo raggio, ma l’abbattimento BVR è piuttosto raro e complicato.
L’utilizzo del BVR è infatti fallimentare proprio perché questo tipo di radar sono in dotazione a tutti gli eserciti dei paesi più sviluppati, la Russia si è dotata della gamma più avanzata di missili BVR, come la Cina, e arma i suoi caccia con almeno otto missili per la semplice ragione che per abbattere un bersaglio in rapido movimento ci vogliono diversi tiri.
In teoria, i piloti americani dovrebbero giocare ai videogiochi e cacciare gli aerei nemici con facilità ad oltre 150km. Ma differenza di ciò che affermano gli amanti del nuovo caccia americano, è probabile che in alcune situazioni l’F-35 si trovi a tu per tu con l’avversario, con la difficoltà aggiuntiva di dover gestire l’inefficienza dei missili BVR a infrarossi.
Secondo la nuova filosofia di combattimento aereo, l’F-35 deve essere capace di rimpiazzare tutti gli altri aerei da caccia e da supporto al suolo. Ma essendo un velivolo i cui costi di progettazione e realizzazione sono levitati, la USAF e gli altri paesi facenti parte del programma di acquisizione, ne acquisteranno meno del previsto, come ad esempio è già accaduto in Italia.
E ancora, dal momento che l’F-35 sarà costoso da far volare e da mantenere, le aeronautiche limiteranno le ore di volo dei piloti. Già i tagli alla spesa hanno costretto l’USAF a eliminare più di 44.000 ore di volo e di appiedare 17 squadroni di combattimento aereo, certo, un taglio che sull’ammontare complessivo non è così drastico in confronto ai problemi che ad esempio si stanno affrontando in questo momento in Russia, ma che dà un chiaro segnale della forse insostenibilità a lungo termine del progetto come è stato pensato.
E la tecnologia ‘stealth’ costa. Per l’F-35, la maggior parte della manutenzione viene dedicata al rivestimento stealth. Costituisce un assurdo impedimento al combattimento. Il velivolo resta a terra oltre 50 ore mentre si cerca di renderlo furtivo come richiesto per le manutenzioni.
Inoltre, avere una flotta disponibile al 100% è logisticamente impossibile. I valori medi dell’USAF sono circa del 75%, che è un valore apprezzabile complessivamente, ma quando si tratta di aerei stealth i valori scendono in picchiata. Il bombardiere stealth B2A dell’USAF ha un tasso di pronta disponibilità rapida di appena 46,7% in caso di necessità.
Un altro importante aspetto è e sarà il livello di addestramento dei piloti in futuro, in quanto avranno meno addestramento pratico di volo, che sono molto importanti per la capacità dei piloti di assumere il loro compito al meglio a bordo di velivoli multiruolo con un grande ventaglio di possibili missioni in cui potrebbero trovarsi, e che senza un adeguato addestramento, non sono in grado di svolgere.
Per capire ad esempio, il quantitativo minimo di ore di volo per anno per un pilota militare per mantenere le capacità minime richieste per il volo è di 30-50 ore, per poter svolgere missioni sul campo standard è di 100 ore, sopra le 150 ore i piloti sono in grado di svolgere una varietà maggiore di missioni come entrare a far parte di una task force o essere in grado di interagire con piattaforme di supporto esterne.
Sopra le 200 ore, i piloti sono in grado di eseguire ogni sorta di missione che rientra nelle capacità del proprio velivolo, e sono il quantitativo richiesto generalmente per un pilota di caccia multiruolo.
La USAF al momento, nel 2020 ha abbassato il quantitativo di ore di volo per pilota a 165 ore. Ricordiamo che ogni volo richiede poi in seguito relativa manutenzione del velivolo e usura, con costi aggiuntivi ulteriori.
E’ opinione che il predatore si sia trasformato in preda, letteralmente. I recenti aerei stealth (aerei “invisibili” ai radar) americani costano 191 milioni di dollari ciascuno, ma i problemi di progettazione e proprio di concezione del programma sono troppi e in uno scontro avrebbe gravi difficoltà a svolgere adeguatamente il lavoro per cui è stato ideato.