Giugno 8, 2025

Tecnologia e Sviluppo

La Fujian e il J-35: La Nuova Frontiera della Marina Cinese

La Cina continua a rafforzare la propria capacità militare con lo sviluppo della portaerei Fujian, la più avanzata della sua flotta, e del caccia stealth di quinta generazione J-35. Secondo un recente rapporto della televisione di stato CCTV, la Fujian ha completato una serie di test intensivi in mare, mentre il J-35 ha effettuato voli di prova, segnando un passo cruciale verso l’operatività.

La Portaerei Fujian: Un Salto Tecnologico

La Fujian è la terza portaerei dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) e la prima dotata di catapulte elettromagnetiche, una tecnologia che migliora significativamente la capacità di lancio degli aerei rispetto ai tradizionali sistemi a vapore. Con una stazza di oltre 80.000 tonnellate, è la più grande nave da guerra convenzionale al mondo e rappresenta un’evoluzione rispetto alle precedenti portaerei cinesi, la Liaoning e la Shandong.

Questa nuova tecnologia consente alla Fujian di lanciare aerei più pesanti e sofisticati, aumentando la capacità operativa della marina cinese nelle missioni di difesa costiera e nelle operazioni di scorta marittima a lungo raggio.

Il Caccia Stealth J-35: La Risposta Cinese all’F-35

Il J-35, sviluppato dalla Shenyang Aircraft Corporation, è un caccia stealth di quinta generazione progettato per operare dalle portaerei. È dotato di motori gemelli, una baia interna per le armi e avionica avanzata, caratteristiche che lo rendono comparabile all’americano F-35C.

Il J-35 è stato progettato per operare in ambienti ad alta minaccia e rappresenta un elemento chiave nella strategia della Cina per sviluppare una marina moderna e capace di proiettare potenza oltre i propri confini.

Implicazioni Strategiche

L’entrata in servizio della Fujian e del J-35 potrebbe trasformare il panorama militare asiatico. La combinazione di una portaerei avanzata con caccia stealth di ultima generazione permetterà alla Cina di migliorare la propria capacità di operazioni navali a lungo raggio, aumentando la sua influenza nelle acque del Pacifico e oltre.

Inoltre, la Cina ha recentemente aumentato il proprio budget per la difesa del 7,2%, portandolo a circa 266 miliardi di dollari, segno di un impegno crescente nel rafforzamento delle proprie capacità militari.

Con questi sviluppi, la marina cinese si avvicina sempre più agli standard delle flotte occidentali, ponendo nuove sfide strategiche per le potenze regionali e globali.

La Germania ha posto fine alla sua opposizione all’energia nucleare

La Germania ha posto fine alla sua opposizione all’energia nucleare in un importante cambiamento sotto la guida del cancelliere Friedrich Merz, accettando di sostenere gli sforzi francesi per trattare l’energia nucleare alla stregua delle energie rinnovabili nella legislazione dell’UE.

“Questo rappresenterà un cambiamento di rotta significativo,” ha affermato un funzionario tedesco, mentre un alto diplomatico francese ha osservato che “tutti i pregiudizi contro l’energia nucleare nelle leggi dell’UE saranno rimossi”.

Berlino sta anche esplorando una cooperazione più stretta con Parigi sulla deterrenza nucleare contro la Russia, con un funzionario tedesco che ha dichiarato:

Ora siamo finalmente aperti a parlare con la Francia della deterrenza nucleare per l’Europa. Meglio tardi che mai.

Anduril presenta Fury, il drone da combattimento che affiancherà i caccia americani

L’azienda statunitense Anduril, fondata da Palmer Luckey (creatore dell’Oculus Rift), ha svelato in anteprima il suo nuovo progetto per la US Air Force: Fury, un caccia da combattimento senza pilota, progettato per volare accanto agli aerei tradizionali come una sorta di “compagno leale”.

Un video concettuale mostrato dalla CBS ha simulato una missione in cui tre Fury volano in formazione davanti a un caccia pilotato, individuano un aereo nemico e lo attaccano prima che il pilota umano sia visibile o entro portata. In pratica, questi droni agiscono come esploratori armati e protettori del pilota.

Brian Schimpf, CEO di Anduril, ha spiegato:

“Questi droni volano davanti ai caccia pilotati, individuano per primi il nemico e possono ingaggiarlo molto prima che un caccia con pilota debba entrare in azione.”

Questo tipo di missione rientra nella nuova dottrina dell’Aeronautica USA, che prevede che i suoi futuri caccia più avanzati volino in formazione con droni autonomi oppure che i droni vengano impiegati in modo indipendente.

Fury sarà una componente chiave del F-47, il caccia stealth di sesta generazione sviluppato da Boeing. Tuttavia, il programma dovrebbe essere compatibile anche con i modelli attuali come l’F-35 Lightning II e l’F-22 Raptor.

Il progetto Fury rappresenta un passo concreto verso il futuro del combattimento aereo: uno in cui l’intelligenza artificiale e l’autonomia dei droni lavorano al fianco dei piloti, aumentandone la sopravvivenza e l’efficacia. Inoltre, produrre droni a basso costo e in grandi quantità potrebbe essere la risposta alla progressiva riduzione numerica della flotta americana. In un mondo in cui il dominio aereo è sempre più conteso, portare “massa nei cieli” è diventata una priorità strategica.