L’Alleanza tra Russia e Libia
Recentemente, la Guardia di Finanza ha sequestrato diversi container cinesi contenenti elementi di fabbricazione del Wong Loong II, un modello di drone cinese da ricognizione con capacità offensiva. Questi droni sarebbero dovuti arrivare in Libia, per mano della Russia che dal 2011 sta cercando di avvicinarsi sempre di più al governo di Haftar.

Ma come è nato tutto ciò?
Il legame tra Russia e Libia, in particolare con il generale Khalifa Haftar, in realtà a quanto si pensa, ha radici profonde e complesse che affondano le proprie origini nei decenni passati. Durante la Guerra Fredda, l’Unione Sovietica cercò di estendere la sua influenza nel Nord Africa, vedendo nella Libia di Muammar Gheddafi un prezioso alleato. Le relazioni tra Mosca e Tripoli si rafforzarono, specialmente attraverso accordi militari e commerciali, che posero le basi per l’attuale coinvolgimento russo nel conflitto libico.
Dopo la caduta di Gheddafi nel 2011, la Libia si è trovata in uno stato di caos e divisione, con due principali fazioni in lotta per il controllo del paese. Da un lato, il Governo di Accordo Nazionale (GNA) con sede a Tripoli, riconosciuto dalle Nazioni Unite; dall’altro, l’Amministrazione di Tobruk sostenuta dall’Esercito Nazionale Libico (LNA).
La Russia ha scelto di supportare Haftar, vedendo in lui un possibile stabilizzatore che potrebbe anche garantire gli interessi russi nella regione. Questo sostegno si è concretizzato principalmente attraverso l’impiego del gruppo Wagner, che ha operato come braccio armato della politica estera russa in Libia. Il gruppo Wagner, noto per le sue operazioni in Siria e in altre zone di conflitto, ha fornito supporto logistico e militare alle forze di Haftar, consolidando la posizione del generale nel paese.
Gli obiettivi della Russia in Libia sono molteplici
- Controllo delle Risorse Energetiche: La Libia possiede alcune delle più grandi riserve di petrolio in Africa, e la Russia ha un forte interesse a garantirsi l’accesso a queste risorse. Il gruppo Wagner ha facilitato l’accesso russo ai proventi del petrolio, utilizzando i guadagni per finanziare operazioni in altre parti del mondo, inclusa l’Ucraina, dove la Russia è sotto pesanti sanzioni internazionali.
- Influenza Geopolitica: La posizione strategica della Libia nel Mediterraneo la rende un punto nevralgico per l’influenza russa. La presenza russa in Libia permette a Mosca di esercitare pressione sull’Europa, in particolare sfruttando la crisi migratoria per influenzare le politiche europee. Inoltre, la Libia serve come trampolino di lancio per l’espansione dell’influenza russa nel continente africano.
- Influenza Militare: La Russia cerca di stabilire basi navali e aeree in Libia, che le permetterebbero di proiettare la sua potenza militare nel Mediterraneo e nel Nord Africa. Queste basi migliorerebbero la capacità operativa della Russia nella regione, rafforzando la sua presenza militare oltre il Mar Nero.
Il rapporto tra Mosca e Haftar è stato rafforzato attraverso frequenti incontri ad alto livello. Nel settembre 2023, Haftar ha incontrato il Presidente russo Vladimir Putin e il Ministro della Difesa Sergei Shoigu a Mosca. Durante questi incontri, le due parti hanno discusso delle dinamiche regionali e dei futuri piani di cooperazione.
Entrambi in paesi sono a conoscenza di quanto l’alleato sia importante, Haftar ha bisogno dei russi per consolidare il suo potere in Libia e i Russi hanno bisogno di Haftar per ottenere potere a livello geopolitico e militare nella regione Mediterranea e nel continente Africano. Questa collaborazione sembrerebbe essere solida e propensa a continuare, ed è per questo motivo che gli Stato Uniti cercano di quantomeno rallentare questa alleanza.